Encefalopatia di Wernicke | |
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Specialità | neurologia |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 291.1 |
MeSH | D014899 |
MedlinePlus | 000771 |
eMedicine | 794583 |
Eponimi | |
Carl Wernicke | |
L'encefalopatia (o sindrome) di Wernicke (dal nome del neurologo e psichiatra tedesco Carl Wernicke) è legata a una carenza di tiamina (nota anche come vitamina B1).
Tale carenza è di raro riscontro nelle nazioni sviluppate, comparendo esclusivamente negli alcolisti, in individui con gravi squilibri dietetici o in particolari condizioni cliniche come la dialisi peritoneale cronica, l'emodialisi, trattamento per la rialimentazione dopo digiuno prolungato, diversione biliopancreatica. Nei paesi in via di sviluppo la carenza è legata per lo più al consumo di riso brillato o comunque di cibi a elevato contenuto di tiaminasi. L'encefalopatia di Wernicke si sviluppa, di solito, attraverso una triade tipica:
Altri segni possono essere: nausea, vomito, ipotermia, ipotensione, scompenso cardiaco ad alta gittata con edemi (wet beriberi).
In genere la diagnosi non risulta difficoltosa e la terapia da effettuarsi prevede la somministrazione di vitamina B1, che determina nella maggioranza dei casi un miglioramento della condizione del paziente.
Tuttavia è possibile che si sviluppi un quadro clinico caratterizzato da amnesia anterograda, diminuzione della capacità di apprendimento e confabulazione, la cosiddetta sindrome di Korsakoff.
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